Nel 2009 Federico fonda l’associazione MELART che mira a diffondere la cultura artistica nel mondo giovanile e non, con particolare attenzione alla street art, proponendosi come luogo d’incontro e di aggregazione di interessi culturali. Infine, si prefigge di promuovere ogni attività di ricerca e analisi inerente alla cultura del territorio, all’arte, all’architettura e all’urbanistica.
Nel 2021 con “Chromopolis” si ritorna al “Pedocin”, sui muri perimetrali si crea “Com’è profondo il mare”. Troviamo la rivisitazione dell’onda di Hokusai, che separa la spiaggia dominata dal tipico cocal (gabbiano in dialetto triestino), alla parte subacquea popolata da elementi propri della fauna e della flora ittica locale.



2021 con“Chromopolis”nel cortile interno dell’Istituto Comprensivo Gaspardis nasce“Hakuna Matata” una decorazione liberamente ispirata al Re leone in cui l’ambiente viene trattato come volume unico: sulla parte bassa tre fasce di colori caldi danno movimento allo skyline di montagne, che creano un effetto di continuità tra le altre facciate che delimitano il cortile, mentre, sulla parte superiore, lo sfondo azzurro sale con delle curve agli angoli che aumentano lo slancio verso l’alto.



2019 con “Chromopolis” realizza “Now you can see your sea” sul muro dello stadio Grezar, realizzato da 4 artisti veterani affiancati da 6 collaboratori. E’ un omaggio alla città di Trieste con rimandi alle diverse specie ittiche del golfo, fondali marini ed un interessante racconto del passaggio dalla scrittura bidimensionale all’effetto tridimensionale tipico del graffiti writing.


